Gli strumenti manageriali per competere in mercati sempre più caotici.
In uno scenario di mercato caratterizzato da
instabilità e complessità, dove gli ingredienti principali per differenziarsi e
creare vantaggio competitivo sono dinamicità, controllo dei costi ed
innovazione, le aziende sono sempre più chiamate a raccogliere nuove sfide
nella gestione di sistemi organizzativi sempre più articolati ed in costante
trasformazione. L’organizzazione flessibile dei processi, la risoluzione delle
inefficienze e l’individuazione delle possibili aree di miglioramento,
diventano quindi obiettivi irrinunciabili per un’azienda che voglia mantenere
un elevato grado di competitività sul mercato. In tal senso, le metodologie
adottate nel Business Process Management (BPM) rappresentano un valido strumento per il
raggiungimento degli obiettivi esposti.
L’obiettivo principale del BPM in azienda è di ridisegnare ed ottimizzare i
processi di business garantendo, quando necessario, l’efficacia e l’efficienza
nei progetti di cambiamento per rispondere a nuove esigenze di mercato, a
requisiti regolatori o conformità a nuove normative, ad esigenze legate ad
acquisizioni o fusioni con altre aziende.
Tra le metodologie più comuni di BPM si evidenziano:
Tra le metodologie più comuni di BPM si evidenziano:
TQM: Total Quality Management
E' uno dei più
datati approcci, ideato negli anni ’50, per la gestione di processi orientati
al cliente. L’obiettivo è la ricerca della qualità, in maniera costante e
continua, in tutte le attività interessate all’erogazione dei servizi/prodotti,
migliorando la soddisfazione del cliente interno ed esterno, in accordo con le
aspettative dei fornitori, dipendenti ed azionisti.
QFD: Quality Function Deployment
E’ una tecnica
nata negli anni ’70 a partire dai concetti del TQM e successivamente sviluppata
negli Stati Uniti. La metodologia del QFD ha come obiettivi principali la
trasposizione delle esigenze del cliente in requisiti del servizio/prodotto
offerto e l’individuazione delle modalità operative necessarie per una
erogazione/produzione efficiente ed efficace.
BPI: Business Process Improvement
A differenza
del TQM, che ha un approccio bottom-up sulla struttura aziendale, il BPI agisce
contemporaneamente su tutti i livelli dell’organizzazione, coinvolgendo da
subito sia il management che gli specialisti in attività di medio e lungo
periodo. L’obiettivo è di rendere il processo nel complesso efficace ed
adeguato evitando l’errore
BPR: Business Process Reengineering
Nato
all'inizio degli anni '90. Il concetto di BPR nasce come un radicale
riprogettazione dei principali processi di una organizzazione tesa al
raggiungimento di fortissimi miglioramenti nei risultati.
In
conclusione, volendo comunque individuare un criterio generale per valutare la
bontà dell’approccio scelto, possiamo affermare che la metodologia adottata è
tanto più corretta ed appropriata quanto più il miglioramento della performance
aziendale è globale ed integrato.
Commenti
Posta un commento