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Visualizzazione dei post da settembre, 2014

I sistemi di misurazione delle prestazioni ed il benchmarking

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Rilevare le performance delle singole attività svolte all’interno dell’impresa implica la predisposizione di sistemi di misurazione delle prestazioni da porre accanto alle misure tradizionali di natura economia e finanziaria. Essendo i riferimenti di natura non solo finanziaria, è fondamentale per l’imprenditore poter usufruire di tutte le informazioni attraverso un sistema di misurazione elaborato ad hoc, partendo dal sistema di contabilità esistente, che tenga conto di tutti i parametri economici, patrimoniali e finanziari. Generalmente, le misure prestazionali utilizzate dalle imprese si soffermano sulle performance offerte dai fornitori e misurano la qualità di processi, la soddisfazione dei clienti, la gratificazione del personale, ecc. L’implementazione di tali indicatori permette di introdurre in azienda la tecnica del benchmarking il cui ruolo è quello di individuare le procedure e le tecniche di management gestionale, definendo poi le misure di riferimento qualitative e

Gli strumenti manageriali per competere in mercati sempre più caotici.

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In uno scenario di mercato caratterizzato da instabilità e complessità, dove gli ingredienti principali per differenziarsi e creare vantaggio competitivo sono dinamicità, controllo dei costi ed innovazione, le aziende sono sempre più chiamate a raccogliere nuove sfide nella gestione di sistemi organizzativi sempre più articolati ed in costante trasformazione. L’organizzazione flessibile dei processi, la risoluzione delle inefficienze e l’individuazione delle possibili aree di miglioramento, diventano quindi obiettivi irrinunciabili per un’azienda che voglia mantenere un elevato grado di competitività sul mercato. In tal senso, le metodologie adottate nel   Business Process Management (BPM)   rappresentano un valido strumento per il raggiungimento degli obiettivi esposti. L’obiettivo principale del BPM in azienda è di ridisegnare ed ottimizzare i processi di business garantendo, quando necessario, l’efficacia e l’efficienza nei progetti di cambiamento per rispondere a nuove esigenz

Cosa permette alle persone di continuare a imparare, crescere e cambiare?

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Quasi un quarto di secolo fa in una riunione a Phoenix in Arizona, John W. Gardner ha pronunciato un discorso che può essere considerato uno dei più influenti nella storia manageriale americana. Il suo discorso, tenuto il 10 novembre 1990 , durante una riunione di Mckinsey & Co., focalizzò la sua attenzione non sui soldi o sul potere, bensì su quello che lui stesso chiamò “ Rinnovamento Personale ”. La crescente necessità per i leader che vogliono fare la differenza è quella di impegnarsi a continuare a imparare, evitando la noia che si innesca nella quotidianità. Bisogna quindi chiedersi, qual è il contrario della noia? Cosa permette alle persone di continuare a imparare, crescere e cambiare, per sfuggire ai loro atteggiamenti ed abitudini? L’ambizione sembrerebbe una ricetta plausibile, ma dietro l’ambizione vi è un elemento di maggiore potenza: “l’ essere interessato" . La vera sfida per i leader è il “pensare e guardare oltre”, cioè sviluppare un punto di vista un

Come si fa a motivare i dipendenti?

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Frederick Herzberg, ricercando le fonti di motivazione dei dipendenti nel corso del 1950 e 1960, fece la seguente scoperta: ciò che rende la persona soddisfatta e motivata ​​sul lavoro ha una natura diversa da quello che la rende insoddisfatta. Infatti, facendo un sondaggio su cosa rende infelice i lavoratori sul luogo di lavoro, i principali problemi riscontrati sono: avere un capo fastidioso, uno stipendio basso, un disagio nello spazio di lavoro e con i colleghi. Tutti questi fattori rendono le persone infelici e di conseguenza demotivate. Non vale il viceversa, anche se tale contesto fosse gestito brillantemente, (capi gentili, stipendi alti, agio sul luogo di lavoro e con i colleghi) non esiste alcuna motivazione che porti i dipendenti a lavorare molto più duramente. Le persone sono motivate, invece, da un lavoro interessante, da continue sfide e da una crescente responsabilità. Il lavoro di Herzberg ha influenzato una generazione di studiosi e manager, ma le sue conclusio

La fabbrica snella, come ridurre gli sprechi e competere oggi.

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Con il termine lean manufacturing si intende la “fabbrica snella”. Il termine fu coniato da Womack e Jones, due studiosi che decretarono il processo e il successo produttivo della Toyota. La lean manufacturing è la politica secondo la quale tutto ciò che non costituisce valore aggiunto per l’azienda, deve essere eliminato in quanto spreco. Questa politica introduce il concetto di “sincronizzazione”, ovvero tutte le operazioni devono essere collegate e perfettamente studiate, affinché si rivolgano esclusivamente al cliente . La sincronizzazione è di facile attuazione ed è peculiare di ogni contesto produttivo. Per tale ragione è necessario implementare dei modelli che tengano conto della velocità e dell’affidabilità del sistema, dal punto di vista delle macchine e del prodotto, riducendo le difettosità ai minimi termini. Tale sincronia risulta fattibile quando il sistema viene visto in forma integrale, cioè come una macchina singola che ingloba tutto quello che è possibile otti

L'economia della condivisione

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Riflettendo sui rapporti tra uomo e tecnologia, spesso si ipotizza che si tratti di entità astratte e non interagenti, affermando che l’evoluzione dell’uomo sia più lenta di quella tecnologica. Nonostante ciò, la dilagante adozione di apparecchiature elettroniche rafforza la convinzione che tutti noi siamo immersi nell’era digitale. Quotidianamente, milioni di persone condividono qualcosa, e questo fenomeno, comunemente chiamato “rete o internet” ha reso le informazioni accessibili e annullato le distanze. Come la gente comune, anche le aziende hanno iniziato a condividere informazioni, esperienze, beni e servizi, dando origine al fenomeno conosciuto come “sharing economy”, rivoluzionando i tradizionali modelli di business. Questo fenomeno economico digitale riveste un ruolo importante nel gioco della valorizzazione del mercato, infatti, attraverso l’utilizzo di piattaforme digitali si determinano gli input per la crescita economica e si contribuisce a generare nuove possibilità