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Le prospettive della Balanced scorecard: un utile ripasso

La Balanced scorecard può essere vista da 4 prospettive, le riepiloghiamo in quanto riteniamo siano aspetti manageriali da tenere sempre a mente: La prospettiva finanziaria: Kaplan e Norton non ignorano la tradizionale necessità di dati finanziari. Dati finanziamenti tempestivi e precisi saranno sempre una priorità, e il manager farà tutto necessario per fornirle. In realtà, spesso, c'è un trattamento sufficiente per l'elaborazione dei dati finanziari o a volte esasperato. Con l'implementazione di un database aziendale le prospettive finanziarie vengono meglio analizzate e corrette. Ma il punto è che l'enfasi sul piano finanziario porta alla situazione "squilibrata" per quanto riguarda gli altri punti di vista. Bisogna quindi non focalizzarsi solamente sugli aspetti finanziari. La prospettiva clienti: la gestione adeguata del cliente crea una crescente consapevolezza dell'importanza di attenzione al cliente e la soddisfazione del cliente in qualsias

Invece di abbandonare, sforzati di pensare

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“Invece di abbandonare, sforzati di pensare”, è lo slogan estrapolato dalla discussione tra Timothy Perlick, direttore allo sviluppo professionale del gruppo CME, e HBR, circa l’uso dell’organizzazione secondo la ricerca di Carol Dweck. Di seguito, un estratto della discussione: Chi ha iniziato a “Sviluppare la mentalità”? Nel 2012 Phupinder Gill è diventato il nostro CEO. Riconobbe quanto il consolidamento, la tecnologia, e la globalizzazione influiscono nella nostra industria e credeva che i nostri dipendenti avessero bisogno di sforzarsi e pensare ai nuovi modelli di business. Abbiamo ingaggiato Carol per parlare con il direttore e poi con tutti i dipendenti. Abbiamo registrato le riunioni, e tutti i dipendenti hanno guardato il video. Gill sottolinea l’idea di evidenziare la mentalità della crescita. Invece di concentrarsi sull’output, che può essere visto come il risultato di un talento (emblematico di una mentalità fissa), pensiamo con fatica. Invece di celebrare i successi

Come le aziende possono trarre profitto dallo “sviluppo della mentalità”

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Quando Carol Dweck era una ancora neo-laureata, nei primi anni ’70, iniziò a studiare il comportamento dei bambini circa il modo con cui gestiscono i fallimenti, rendendosi rapidamente conto che la parola “gestire” non era quella azzeccata. “Per alcune persone, il fallimento è paragonabile alla fine di un mondo, mentre per altri è una nuova entusiasmante opportunità”. Dweck, oggi professoressa di psicologia a Stanford, ha trascorso i decenni successivi studiando questa dicotomia, che ha originariamente descritto facendo uso di questo scoordinato appellativo accademico: “Teoria dell’entità mentale fissa” e “Teoria incrementale”. Agli inizi del 2000, mentre scriveva un libro sull’argomento per il mercato di massa, le vennero in mente interessanti etichette. Oggi pone riferimento su quelle persone che considerano il talento il possesso di una qualità o la mancanza di una “mentalità fissa”. Le persone in possesso di una mentalità incrementale, al contrario delle altre, amano le sfide, s

Corruzione e crescita in Cina

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Nessuno che abbia fatto affari con la Cina si sorprenderà delle questioni riguardanti i rapporti di governo. Tuttavia, un nuovo documento mostra che, in realtà, non sempre gli effetti si ribaltano all’esterno. È vero, a volte i legami politici riescono a migliorare le possibilità di successo per l’azienda, riscontrando che alcuni legami risultano essere più vantaggiosi rispetto ad altri. Un gruppo di ricercatori guidati da Weiting Zheng - del Politecnico Universitario di Hong Kong -  ha esaminato l’industria manifatturiera delle TV nel periodo più significativo della globalizzazione, ovvero tra il 1993 e il 2003. I ricercatori, hanno verificato se le imprese avessero avuto un ex-dipendente del governo nel loro team di comando e/o se avessero avuto un dirigente, anch’esso, prima impiegato di governo. Hanno quindi esaminato le imprese sopravvissute, confrontando il loro fatturato, prima e dopo, e se si fossero formate concessioni di tipo politico. In particolare, i ricercatori, hanno

Il costo reale dei Brevetti Troll

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Di recente molte cose sono state scritte sui “Brevetti Troll” – persone e imprese citano in giudizio i presunti trasgressori, tuttavia senza riuscire a generare profitti. I Leader Americani del Congresso e la Casa Bianca hanno richiesto riforme specifiche per risolvere le difficoltà generate, appunto, dai “Brevetti Trolls”. I punti discussi sulle numerose nuove scoperte, come sostenuto da James Bessen dell’Università di Boston, evidenziano quanto dannoso sia per l’economia questo effetto. Bessen afferma che “sta emergendo coerentemente l’effetto del contenzioso sui brevetti”, e che “i costi dell’innovazione si pagano”. Molti innovatori e capitalisti avventurieri sostengono che impattano significativamente sulle loro imprese. Gli innovatori rispondono investendo meno in Ricerca e Sviluppo, mentre alcuni capitalisti avventurieri rispondono investendo meno nelle Start-Up. Bessen ritiene che quanto dimostrato dovrebbe stimolare gli sforzi e concentrarsi verso la riforma.

Samrt e Start: 200 milioni di euro alle startup

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Pubblicato il nuovo bando Smart&Start con 200 milioni di euro di agevolazioni destinate a sostenere   programmi d’investimento e costi d’esercizio per piani d’impresa che sfoggino i requisiti richiesti. Primo, devono ovviamente essere startup innovative, iscritte nella relativa sezione speciale del Registro delle imprese , caratterizzate da un significativo contenuto tecnologico e innovativo e/o essere mirate allo sviluppo di prodotti, servizi e soluzioni per l’ economia digitale o ancora finalizzate alla valorizzazione economica di quanto scoperto tramite ricerca pubblica e privata . Gli incentivi possono andare anche a persone fisiche mentre le imprese non devono essere in piedi da più di quattro anni . Tante novità rispetto alla precedente edizione. L’importo massimo finanziabile passa da 500 mila euro a 1,5 milioni di euro . Cambia anche la tipologia di agevolazione: sarà un finanziamento a tasso zero , che potrà arrivare fino al 70% dell’investimento totale e d

Le quattro fasi di recupero per il project managment

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Quando un progetto è in difficoltà, il project manager ha bisogno di lavorare per recuperarlo ed ottenere una calendarizzazione del proprio lavoro. Grazie a quattro semplici passi al project manager sarà facilitato il compito: 1)    Identificazione: il primo passo è quello di identificare il problema. Prima di recuperare il progetto bisogna capire dove sta il problema. Le interviste con il team e un’attenta analisi della situazione aiuteranno a scovare il problema. 2)    Discussione: una volta identificato il problema, è il momento di discuterne e determinare le azioni per recuperare il progetto. Non sempre è semplice, poiché le parti interessate sono spesso causa dello stesso, per questo è importante focalizzarsi sul problema e non sulla persona. 3)    Implementazione: lo step successivo alla discussione è l’implementazione della soluzione che permetterà al progetto di ripartire. La soluzione potrebbe prevedere la modifica della schedulazione, l’aggiornamento del progetto