Il corretto dimensionamento delle scorte di sicurezza
In un contesto ideale, le scorte
di sicurezza non sono necessarie e non comportano nessun incremento del livello
di servizio erogato al cliente. Ciò può accadere se e qualora l’azienda operi adottando la politica
“just in time”, cioè quando la domanda è perfettamente prevista da parte
dell’azienda fornitrice. Non è un esempio teorico, le aziende che operano su commessa possono percorrere una politica "just in time" con relativa facilità. Per le aziende che operano in mercati di flusso continuo, oppure in cui i fornitori non forniscano la merce in maniera regolare, questa politica non è praticabile. Le scorte di
sicurezza o safety stock, rappresentano la componente di giacenza aggiuntiva
rispetto alla componente base (scorta di ciclo), e permettono di mitigare le
variabilità della supply chain non controllabili endogenamente dall’impresa
durante il tempo di ciclo ordine-consegna. Infatti, lato cliente si assiste ad
un’imprevedibilità della domanda espressa, mentre lato fornitore si assiste ad
un’imprevedibilità dei tempi di consegna. Essendo la domanda del mercato
variabile e non prevedibile in maniera deterministica, la quota parte di
domanda non prevedibile statisticamente deve essere “coperta” dalla scorta di
sicurezza.
Maggiore è l’incapacità di prevedere la domanda con accuratezza,
maggiori saranno i costi di mantenimento scorte ed i rischi di obsolescenza per
l’impresa. Allo stesso modo, maggiore è la variabilità esogena tra cliente e
fornitore lungo la catena, maggiore dovrà essere l’entità della scorta di
sicurezza per salvaguardare l’impresa dal rischio di stockout. Quando
sussistono accordi interaziendali di Collaborative Planning, le aziende
aderenti riescono a ridurre il rischio di fornitura errata, condividendo con i
fornitori accordi specifici sulla base della pianificazione produttiva e
distributiva, garantendo elevati livelli di servizio nelle forniture richieste.
Dunque, se gli accordi
interaziendali semplificano il controllo delle giacenze di magazzino, come può la
singola azienda salvaguardarsi dai rischi generati dal non corretto
dimensionamento delle scorte di sicurezza?
Non è semplice ed immediato
rispondere a questa domanda, tuttavia è fattibile determinare l’entità della
scorta, seppur non esista una formula adottata universalmente per calcolarla.
Generalmente ci si avvale di formulazioni basate sul Sales Forecast ma,
esistono meccanismi di controllo e correzione dell’andamento temporale della
scorta di sicurezza al fine evitare effetti sistematici di overstock o
understock. Indipendentemente dalla politica di gestione adottata, a fabbisogno
o a ripristino, è necessario monitorare continuamente l’andamento delle scorte;
attraverso un sistema di controllo si otterrà il livello ottimale e correggere
gli eventuali scostamenti rispetto a quanto pianificato e programmato dall’azienda.
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